martedì 31 agosto 2010

la falsa amicizia


Chi pratica il vampirismo energetico è una creatura che ha bisogno di sottrarre energia perché non è soddisfatta di sé e ritiene di non avere riserve proprie per affrontare il mondo che la circonda. È qualcuno che, ancora in vita, si sente già ‘morto’, perché è segretamente convinto di essere una nullità, e si illude di mascherare questa sua vergogna agendo in modo tale da raggirare o umiliare gli altri ad ogni buona occasione. Ogni sua azione, ogni sua parola, ogni suo atteggiamento è funzionale a un "furto di energia".
Quello che chiamiamo Vampiro, in realtà, non è altro che una forza, che trova accesso in una persona in particolari condizioni psicologiche ed esistenziali. Chi cade preda di quella Forza, dunque, è certamente una persona, ma è anche un Vampiro, esattamente come un usuraio è indubitabilmente una persona, ma è anche un usuraio. La Forza-Vampiro si impossessa di una persona in seguito a sofferenze, delusioni, lacerazioni, e la manovra, spingendola ad ispirare tutte le azioni della sua vita alla filosofia vampirica. Questo non toglie nulla né alle responsabilità della persona-Vampiro (che ha lasciato entrare quella Forza, che ne sopporta la maligna presenza e che ne sfrutta tutta la malizia) né alle strategie di difesa e di contrattacco che è giusto adottare verso i vampiri.

Il Vampiro è soggetto a regole ferree: nel rubare energia deve dare in cambio alla sua vittima un "dono di potere", qualcosa che renda la vittima in qualche modo consenziente. Il dono di potere che il Vampiro ci fa più frequentemente è quello di prestarsi ad accordarci protezione: sui nostri vizi, sulle nostre bassezze, sulla nostra vergogna. Un tipo di gioco assolutamente folle, come la maggioranza dei giochi vampirici. Infatti, poiché egli concede il suo ‘favore’ solo in presenza di vizi, bassezze e vergogne, anche quando non ne abbiamo, dobbiamo darci da fare per procurarceli: solo così potremo ottenere la sua ‘copertura’. Ed ecco che, alla fine, ci ritroviamo ‘protetti’ dal Vampiro contro le conseguenze di problemi che prima non avevamo e senza i quali vivevamo benissimo.
L’aggressione vampirica lascia sempre pesanti tracce nella vittima, anche se quest’ultima, ignara dell’esistenza stessa del meccanismo, non le rileva, oppure le attribuisce a malesseri ed eventi concomitanti come il nervosismo, la tendenza alla malinconia, un improvviso blocco mentale, una debolezza personale, un difetto del carattere. La tipologia dei sintomi derivanti da un’invasione vampirica è molto articolata, ma la mancanza di abitudine ad analizzare certi stati d’animo crea una tendenza generalizzata a evitare il loro approfondimento. Ogni volta che sentiamo venire da dentro strani segnali, scatta il messaggio registrato che ci hanno insegnato: "Quanto sei complicato! Smettila di farti le paranoie!". Purtroppo, finché tratteremo così i nostri sentimenti, le nostre impressioni, le nostre intuizioni, non impareremo a difenderci dai Vampiri. Anzi, lasceremo il campo completamente libero alle loro scorribande. Il Vampiro, infatti, rispetto a noi, ha un vantaggio fondamentale: che lui le paranoie se le fa e come, nel senso che non trascura alcun particolare per ottenere ciò che gli interessa.
La presenza di un Vampiro può produrre fastidio, ansia, nervosismo, inquietudine, tensione, euforia, riduzione dell’attenzione, diminuzione della sensibilità e tanti altri stati di alterazione del comportamento normale. Ma il sintomo che quasi sempre insorge dopo l’incontro con un Vampiro, quando l’energia se ne è già andata, è uno stato di insoddisfazione, di scontentezza, una sensazione di ostilità da parte della realtà. Si tratta di situazioni che – specialmente quando si è obbligati dalle circostanze a condividere molto tempo con un Vampiro – possono sfociare in malesseri fisici di vario genere, come mal di testa, blocchi digestivi, inspiegabile debolezza, tosse nervosa. In certi casi, i malesseri possono trasformarsi in disturbi più seri, o in malattie. Dopo un incontro vampirico, in ogni caso, ci si sente sempre inspiegabilmente ‘sotto tono’, o un po’ abulici, malinconici, sfiduciati, astratti. Comunque, incapaci di uscire da una sorta di immobilità delle emozioni, di stagnazione delle energie migliori.
Uno dei titoli d’onore di cui il Vampiro si fregia con più frequenza è quello della "sincerità". Il Vampiro, infatti, spesso rafforza il proprio mito affermando di essere qualcuno "che parla in faccia", un raro e prezioso rappresentante di una razza in estinzione: quella dei sinceri, degli schietti, dei genuini, di quelli che non hanno "peli sulla lingua". Sulla lingua forse no, ma sul cuore è da vedere. La loro sincerità, infatti, consiste quasi sempre nel dire agli altri cose sgradevoli o nell’emettere sentenze squalificanti. Il Vampiro, in nome della "sincerità", fa a pezzi la sensibilità e spesso la reputazione degli altri, gabellando per un valore morale quella che è solo una smania bestiale di prevaricazione. Ma non lo fermeremo mai se non ci convinceremo che la vera sincerità è la sincerità del cuore, e non quella della lingua. Una sincerità che il Vampiro non riesce a concepire e che non consiste affatto nel dire negro al negro, guercio al guercio e storpio allo storpio. O peggio nell’immaginare di vedere negli altri difetti che non hanno e sbatterglieli in faccia. La sincerità del cuore è una cosa molto diversa, perché si fonda sul rispetto per la sensibilità altrui. Anzi, solo grazie al fatto di non infierire sugli altri (nel linguaggio del Vampiro: "non essere sinceri"), possiamo riuscire ad aiutare le persone in difficoltà ad avere un più stretto contatto con la propria dignità. Il Vampiro, invece, nell’infierire sui più indifesi, magari con la scusa di "spronarli" ma in realtà per soddisfare la sua fame di energia, li spingerà inesorabilmente verso la distruzione.

Io sono una vittima di questo tipo di malvagità..ma sono un passo avanti perchè ho capito il gioco!!!>:-:[:yes:" class="middle" border="0">

La vera amicizia esiste davvero?

La vera amicizia esiste davvero?si dice che, chi trova un amico, trova un tesoro...questo per dire che la vera amicizia è molto rara. A volte finisce anche perchè semplicemente si cambia, si cresce e anche il vero Amico di prima non ha più niente in comune con te. Poi altre non sono amicizie, ma solo conoscenze. A volte però, ho ricevuto di più da conoscenze occasionali, piuttosto che da persone che credevo amiche. Perchè? Perchè non mi aspettavo niente. A volte si investe tanto nell'amicizia, la si idealizza, ci aspettiamo più dagli altri, che da noi stessi e da qui la delusione. Non potrà mai un amico, quello che noi possiamo fare per noi.( scusa il gioco di parole). Voglio dire, è bello poter contare su un amico, ma dopo aver contato su se stessi, perchè se no si rischia di aspettarsi troppo da qualcuno e quel qualcuno per quanto la persona più meravigliosa del mondo non ci vorrà mai bene quanto dovremmo volercene noi. Quello che tu dici, i valori che tu scrivi sono belli e li ho sempre condivisi, perchè per me l'amicizia è sempre stata Amicizia disinteressata, qualcosa per cui valeva dedicare tempo e impegno..poi sono arrivate le delusioni, tradimenti mai, ma delusioni tante. Ma se guardo a cosa mi ha deluso, capisco che sono io che mi aspettavo troppo sbagliand adesso sto imparando ad accettare le persone per quello che sanno e possono darmi, non quello che mi aspetterei, che è diverso. Da qui nascono le basi per cercare e vedere l'amicizia o anche le conoscenze, perchè no, in maniera diversa, più disincantata forse, ma realista. ciao:)

sabato 14 agosto 2010

L'amore



l'amore non è una cosa da sottovalutare perchè se si prende l'amore come un gioco dopo un po ti scotti e si soffre molto. Io dico questo perchè l'ho provato sulla mia pelle e non lo auguro mai a nessuno. Come stavo dicendo l'amore non è un gioco è una cosa seria che si deve condividere in due nel bene o nel male. Ad esempio l'amore che provo per questa ragazza in foto con cui sono fidanzato da 2 anni. Quindi voglio ringraziare a TITILA e dirgli Farfallina............................... grazie di esistere e di avermi fatto provare dei sentimenti cosi forti che nussun' altra ragazza mi aveva fatto provare prima d'ora e sono pronto a lasciarmi il passato alle spalle ed essere l'uomo che hai sempre amato il mio cuore è sempre è sarà sempre tuo................. TI AMO...... KISSES




venerdì 20 febbraio 2009

sofferenza


Quando una persona ci lascia, quando non è più qui e non possiamo più toccarla, o sentire la sua voce… sembra scomparsa per sempre. Ma un affetto sincero non morirà mai. Il ricordo delle persone che ci sono state care vivrà per sempre nei nostri cuori: più forte di qualsiasi abbraccio, più importante di qualsiasi parola. Le lacrime sono piccole gocce d’amore, il tuo pianto un modo per dire che vorresti fosse ancora qui con noi, il tuo modo per urlare al mondo intero… che non Lo/a dimenticherai mai. La vita terrena non è altro che un passaggio per poter accedere alla Luce Eterna. ll ricordo di una persona vivrà ogni giorno nei nostri cuori, la Sua anima ci sarà sempre accanto e ci renderà più vicini a Dio. A noi che restiamo, il compito di rendere vivo il Suo ricordo nelle nostre preghiere. E' nel momento del dolore che la Fede in Dio ci rende più forti. Ciò che può sembrare la fine è in realità un nuovo inizio. Breve vita dalla natura ci è data ma il ricordo di una vita ben spesa è eterno. Dobbiamo imparare a far nostra la pace di chi ci ha lasciato. È la grande lezione della vita. La vita è un alternarsi di gioie e di dolori. La perdita di una persona cara lascia in noi un ricordo che ci dà la forza di continuare nella vita. La morte non ci toglie completamente la persona amata, rimane sempre la sua opera che ci aiuta a continuare. Davanti la morte velato di mistero Invano ci chiediamo "Perchè". Una voce ci dice: Spera e di un arrivederci conserva la fede

SORELLINA MI MANCHI DA MORIRE

RIMARRAI SEMPRE NEL MIO CUORE

E TI PROMETTO CHE I TUOI FIGLI CIOE'

I MIEI NIPOTI NN GLI FARò MANCARE NIENTE

E SONO PRONTO A MORIRE O A UCCIDERE PER LORO

MI MANCHI ...................TTTTTTTVVVVVVVVTTTTTTTTTTTTTBBBBBBBBBBBBBBB

lunedì 24 marzo 2008

l'amicizia




l'amicizia è una cosa che non si trova facilmente e quando la trovi si deve fare attenzione a non distruggerla, come ho fatto io con due ragazze che mi avevano voluto sempre bene cm un fratello e io le ho trattate cm pezze da piedi. Il segreto per una vera amicizia e quello di non parlare male dei tuoi compagni quando non ci sono o dirgli cose brutte in faccia e se non ti sta bene una cosa che ti ha fatto o che ti ha detto parlane con lei e cercare di risolverli. io le devo ringraziare perche mi hanno fatto cambiare ideali e mi hanno fatto diventare un uomo diverso quindi grazie di tutto ALE E CRI................................................ E grazie di avermi fatto conoscere LA VERA AMICIZIA.... L'amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perchè dà ricchezza, emozioni, complicità e perchè è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità; si puo' camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri....Gli amici sono veri gemelli nell’anima essi convengono in tutto. Uno non è lieto senza l’altro, nè l’uno o l’altro possono sopportare la pena da soli. Come se si scambiassero i corpi, fanno a turno nel dolore come nel piacere, sostenendosi nelle più avverse condizioni.